Io e Charlie: l’inizio di una vita, superando gli ostacoli insieme.

Le nostre strade si sono incrociate varie volte da quando Charlie è stata presa dal canile da cucciola nel 2009. Quando aveva circa due anni abbiamo deciso di prenderla a vivere nella nostra casa in campagna pensando che dopo una vita piena di trambusti potesse essere un posto tranquillo, dove avrebbe potuto godere della compagnia di altri animali (cani, gatti e galline) e di una famiglia umana.

Per tre anni Charlie ha vissuto, o meglio cercato di vivere in quella casa dove probabilmente veniva poco capita e tutelata. Spesso scappava come per farci capire che era a disagio, ma nessuno, me inclusa era in grado di vedere quello che ci stava dicendo. Insomma quella casa seppur bella, piena di prati dove correre in compagnia di altri cani, non era il suo posto.

L’anno scorso ho deciso di iniziare a studiare per diventare educatrice cinofila, e mi serviva un compagno a quattro zampe per condividere questa strada. J, il cane di famiglia, ormai dodicenne era troppo vecchio e acciaccato per seguirmi nei viaggi e durante le trasferte per corsi e seminari. Così ho deciso di provare con Charlie, di provare a capirla per aiutarla a vivere in modo più sereno e darle un’altra chance.

Fin dal primo momento mi ha stupito, si è adatta subito alla vita in città, al guinzaglio e agli spazi ristretti di un appartamento a Milano.  Abbiamo Iniziamo a conoscerci e da subito ho notato in lei una grande voglia di riprovarci ancora per avere una vita più serena. Al corso istruttori presso la scuola Gentle Team capisco cosa vuol dire veramente ascoltare il proprio cane e costruire una vera e propria relazione.

Il corso mi ha permesso di vedere Charlie come un individuo con una sua personalità da accettare e con cui convivere nel modo più positivo possibile. Lei è un cane fobico, ha paura dei rumori forti (dal temporale al rumore di una pentola in cucina), è diffidente nei confronti delle persone e dei cani. Lavorando sulla nostra relazione, grazie all’apprendimento e alla costruzione di un legame sono riuscita a darle fiducia. Ascoltandola nei suoi momenti di paura sono riuscita a darle il sostegno giusto in modo che si fidasse di me. Ovviamente non posso cambiarla in tutto; la paura dei temporali per esempio ce l’avrà sempre, ma standole accanto in quei momenti di terrore le do sostegno. Sembrano cose banali, ma all’inizio lei fuggiva anche da me come a dirmi: ”tu non sai difendermi”, mentre ora al minimo disagio viene a chiedermi aiuto. Quando andiamo in giro e ci sono cani che la spaventano li fermo e lei ormai sa che se si mette vicino a me nessuno le farà del male.

Nel rapporto con le persone mi è ancora un po’ difficile capirla a volte, ma appena vedo il suo sguardo preoccupato le do sostegno e sa che siamo in due ad affrontare la situazione. Una frase di Alexa Capra fondatrice della scuola Gentle Team mi ha molto colpito e aiutato ad affrontare le situazioni: ”Affrontare il problema fuori da problema”. Charlie è un cane che per cinque anni ne ha vissute tante, alcune sue ansie e stati d’animo saranno irrisolvibili, ma lavorando sulla fiducia e modificando le esperienze negative in qualcosa di positivo so che si può fare molto. Ora so cosa la mette a disagio e cosa le serve per stare meglio nonostante il mondo sia ancora pieno di pericoli e mostri.

Durante il corso mi sono anche resa conto di quanto potesse essere difficile vivere e lavorare con un cane come lei. Per esempio il fatto di non poter usare un clicker (strumento usato per lavorare in apprendimento) per la sua paura dei rumori, mi ha subito messo a disagio e all’inizio Charlie mi ha deluso. Ma come sempre abbiamo trovato la soluzione, quella di lavorare con uno stimolo, che è più lungo e complicato, ma ci si diverte allo stesso modo. L’espressione di quel muso quando capisce cosa deve fare ripaga le lunghe ore passate a lavorarci su. Questa esperienza mi ha permesso di avere fiducia in noi due, e visto i risultati direi che c’è sempre un modo per risolvere le situazioni anche senza risolvere il problema di fondo.

Con lei sono riuscita a ripartire da zero, non l’ho cambiata, ma ci aiutiamo a vicenda per trovare la strada migliore per imparare. Anche solo essere riuscita a far in modo di giocare con dei legnetti trovati in giro è un passo avanti verso quello che una volta per lei era solo un oggetto pericoloso usato per darle dolore è un grosso traguardo. Il fatto che mi segua ovunque dandomi fiducia nonostante sotto sotto sia ancora diffidente è per me un grande onore. Non avrò un cane facile, educato o sereno, ma ho accanto una compagna che mi mette ogni giorno alla prova nel testare la fiducia nella nostra relazione.

Ora dopo quasi un anno di vita insieme continuiamo a lavorare dandoci fiducia a vicenda e riusciamo a condividere tutto. Insieme siamo pronte per iniziare il secondo livello del corso istruttori e far vedere come anche con un cane fobico e problematico si può fare molto basta solo ascoltarsi e capire i problemi trovando la soluzione migliore per affrontarli.

 

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Posted on: 12 Settembre 2015, by : Marta Treves
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