Month: maggio 2016
cani liberi: si o no?
L’altro giorno stavo camminando nel parco con Charlie quando ad un certo punto ci arriva addosso un giovane cane maschio in modo molto irruento che ha messo in fuga Charlie. Lei è venuta da me e ha mostrato chiaramente segnali di non voler incontrare l’altro cane (coda bassa, orecchie tese e snap). Io chiedo gentilmente al proprietario di tenerlo in modo da potermi spostare e proseguire, la risposta è stata: “a ma io ora non lo riesco a riprendere perchè quando vuole giocare lui non torna”. Senza stare a dire cosa è successo dopo questo evento fa pensare molto, soprattutto quando si tratta di dover fare delle scelte per i nostri cani.
Io sono la prima a dire che i cani devono poter ricevere i loro momenti di libertà ed è quindi giusto lasciarli liberi di correre e fare un pò quello che più gli piace. Ogni volta che però liberiamo il nostro amico è giusto tutelare lui, noi, le persone e altri cani che potrebbero arrivare in quel posto. Bisogna quindi controllare in che ambiente siamo, in che stato d’animo è il cane e come reagiscono gli altri cani in presenza del nostro. Un cane che corre addosso ad un altro individuo sconosciuto non si sta comportando nel modo corretto e soprattutto non sarà in grado di leggere i segnali dell’altro cane, che magari non ha voglia di giocare o di conoscerlo.  Non tutti i cani giocano, infatti dopo i due anni di età pochissimi individui mostrano comportamenti di gioco nei confronti di altri cani. In più ci sono cani che per svariati motivi non giocano, l’età , dolori fisici, problemi sociali etc.  Soprattutto il gioco è una cosa sociale quindi dobbiamo avere entrambi i cani, se non di più, che siano favorevoli a giocare. Se uno dei due risponde in modo negativo alla richiesta di gioco la cosa dovrebbe finire li se invece c’è un insistenza da parte di un individuo allora la situazione potrebbe degenerare in modo negativo molto velocemente. Voler interagire con un cane a tutti i costi è come spintonare una persona che non ci sta minimamente calcolando e non vuole parlarci. Quindi non basta vedere un cane correre per poter dire sta giocando, ma bisogna guardare il contesto e i comportamenti di tutti gli individui presenti.
L’altro aspetto importante è la relazione che noi abbiamo col nostro cane. Quando usciamo con loro stiamo facendo una passeggiata insieme quindi è giusto controllare e prendersi cura del nostro amico in ogni momento. Andare al parco è una cosa bellissima per i cani, ma noi dobbiamo sempre essere presenti e interessarci a cosa sta facendo e condividere anche quei momenti in modo da far sentire la nostra presenza. Siamo noi che, per la maggior parte del tempo e delle volte, scegliamo cosa fare e dove andare e nello stesso modo quando tornare indietro e cambiare percorso. Cerchiamo di far si che le uscite siano sempre interessanti e svariate in modo che il cane possa avere diverse esperienze e quindi ricevere più stimoli. Un cane che sa come rispondere a diverse situazioni e che sa che il proprietario lo aiuterà se in difficoltà o nel bisogno sarà un cane ben stimolato ed equilibrato.
Cani che non tornano dal proprietario sono cani che hanno problemi relazionali e ci stanno dicendo che hanno dei problemi a tornare dalla persona che dovrebbe essere la loro guida. Un cane che crea insicurezza nei cani che incontra, non legge i comportamenti esibiti e non sente le richieste del proprietario è un cane che sarà solo e quindi potrebbe creare problemi in quanto tenterà sempre di arrangiarsi a modo suo. Quando usciamo con i nostri amici a quattro zampe scegliamo sempre posti giusti e situazioni che non causino problemi a noi ed agli altri. Se ho un cane che non torna perchè preso da stimoli (non torna anche dopo svariati richiami) e soprattutto crea pressioni negative a chi è presente devo trovare un modo per mettere tutto in sicurezza.
I cani, a mio avviso, vanno liberati nel momento siamo sicuri che essi non  creino problemi a persone ed altri animali, quindi non si buttano su tutti i cani che vedono, non infastidiscono persone ed esibiscono comportamenti molto fastidiosi. Soprattutto quando il cane è libero devo poterlo fermare e farlo tornare da me, questo non è difficile quando sotto c’è una relazione positiva e quando c’è uno scambio di segnali tra cane e proprietario che indica una condivisione del momento che si sta passando insieme.
Alcuni consigli:
-non lasciare cani liberi se abbiamo paura che possa arrivare una persona o un altro cane a cui possa dar fastidio.
-non liberiamo cani in contesti troppo caotici se il cane non mostra sicurezza.
-un cane che corre e si butta su altri cani non necessariamente è un cane che sta giocando.
-guardiamo e tuteliamo tutti i cani presenti e non solo il nostro.
-se il cane non ci ascolta ed è libero e sta importunando un altro individuo usiamo dei diversivi come cibo o un gioco per richiamare la sua attenzione su di noi.
Creare la giusta relazione tra noi è il nostro cane non è impossibile e soprattutto si può creare con tutti i cani, ma bisogna volerla e conoscere entrambi le parti per poter condividere veramente tutto in modo positivo ed in ogni situazione.
p.s nella foto vi sembra che tutti i cani siamo a loro agio?
Il mio lavoro fin’ora.
Ormai è passato un pò di tempo da quando ho iniziato questo lavoro e questo blog,  quindi ho pensato di fare un riassunto di quello che ho fatto ed imparato fin ora. Ecco l’elenco dei miei clienti a quattro zampe che mi hanno insegnando molto e lo fanno tutt’ora.
Ganesh: labrador maschio di 9 anni è stato il mio primo cliente ancora a Milano, facevamo le nostre piccole passeggiate pomeridiane a volte con Charlie a volte solo noi due. Stando quasi tutto il giorno da solo bastava poco per farlo felice. Mi hai insegnato che bastano piccoli segnali dati e ricevuti per dare sicurezza e rendere di nuovo piacevole uscire anche in presenza di cani. Infatti poco alla volta Ganesh ha smesso di reagire alla vista di un cane e bastava spostarsi appena per continuare il nostro giro. Spero che tu stia ancora bene con la tua famiglia.
Tico: Mix setter di 10 anni, abbiamo passato delle belle giornate con te e Charlie a correre nei prati del parco Forlanini dove piano piano ti sei affidato a noi, soprattutto a Charlie.
Halena e Muttley: boxer femmina di 7 anni e boxer maschio. Siete i cani con cui lavoro di più e che vedo regolarmente. Prima eravate entrambi diffidenti e poco contenti ad uscire soprattutto quando eravate separati. Ma ora durante le nostre uscite ci divertiamo e il nostro rapporto cresce, con Muttley andiamo a fare il bagno e cercare cose divertenti in giro per i campi. Con Halena è più intenso il rapporto a volte fai un pò la prepotente, a volte sembra quasi senza motivo, ma piano piano sei sempre più chiara nel dirmi cosa ti preoccupa ed infastidisce e cerco di farti stare al meglio insieme a Muttley.
Leopoldo: Cocker maschio di 7 mesi. Quando ti ho conosciuto eri un cucciolo, irruento, scatenato e affamato di divertimento e a Charlie piacevi poco. Piano piano però sei cresciuto e stai diventando un cane fantastico, durante le nostre passeggiate ti diverti e ogni volta si impara qualcosa di nuovo. Crescendo sei anche diventato più simpatico a Charlie che ora a volte ti cerca e quando andiamo fuori ti insegna qualcosa sulla vita adulta dei cani.
Kobi: mix bracco ungherese di 1 anno. Con la tua proprietaria abbiamo lavorato molto per renderti più gestibile e controllare la tua euforia nel vivere. Abbiamo lavorato sul guinzaglio, sulla calma e su esercizi di apprendimento e ricerca. Hai sempre voglia di imparare e mi hai insegnato che col tempo le cose si fanno basta avere determinazione e usare i giusti segnali. Per ora hai fatto una pausa dall’apprendimento, ma spero tornerai presto per continuare a divertirci.
Leone: Jack Russell di 3 mesi. Quando i tuoi proprietari sono venuti eri piccolissimo, ed ero un pò spaventata all’idea di dover lavorare con un cucciolo cosi piccolo sia d’età che di dimensioni. Però sei cresciuto facendomi vedere come impari veloce e come man mano le tue potenzialità crescono, e quindi come lavorare con un cucciolo sveglio come te. Ora dobbiamo andare avanti senza fretta e imparando man mano cose nuove esplorando il mondo.