Month: novembre 2018

l’età del cane: l’importanza di scegliere il cane anche in base alla sua età.

Spesso mi trovo a spiegare a clienti o persone che incontro come varia un cane in base alla sua crescita e come si potrebbero risolvere problemi semplicemente rendendosi conto dei bisogni diversi che hanno cani di età diverse. Principalmente ci sono tre fasi cucciolo dai 2 ai 5/6 mesi, adolescente (si avete letto bene) 6/7 mesi fino all’anno o anno e mezzo, adulto dall’anno e mezzo in poi (si potrebbe aggiungere anziano dopo i 10 anni). Il momento di passaggio tra un gruppo e l’altro può variare anche di un po di mesi in base alla razza, per esempio cani di grossa taglia tendono ad avere una crescita lenta arrivando a finire il loro sviluppo sia fisico che mentale verso i due anni mentre nei cani piccoli si ha una crescita più veloce. In parole povere per esempio un bassotto di un anno potrebbe essere più maturo di un pastore tedesco di un anno e mezzo.

Senza andare troppo nello specifico e tenendo sempre conto anche della variabilità dovuta alla razza, alle esperienze vissute ed all’individuo andiamo a vedere cosa succede nei tre principali gruppi e le loro differenze.

I cuccioli sono individui che iniziano a conoscere il mondo, potenzialmente insieme alla mamma e ai fratellini, per i primi 2/3 mesi e poi entrano a far parte del gruppo famigliare. All’inizio c’è un bisogno di socializzazione intraspecifica e quindi conoscere tutto ciò che fa parte della specie cane. Qua per i cuccioli è essenziale imparare a conoscere ed interagire con i propri simili in modo da non avere problemi futuri usando la naturale curiosità che hanno. Poi entra in gioco la socializzazione interspecifica quindi la conoscenza di tutto ciò che riguarda l’ambiente dal conoscere altre specie al conoscere ambienti e stimoli esterni. I cuccioli, dal momento dell’adozione, hanno bisogno di imparare, sfogare le loro energie e conoscere il mondo nel modo giusto, ma attraverso i loro bisogni naturali e quindi anche attraverso l’uso della bocca per esempio. Un po come i bambini sono delle spugne che assorbono ogni informazione e essendo curiosi e molto attivi sono sempre pronti a fare nuove esperienze. Nei cuccioli si hanno comportamenti molto basici e risposte emotive molto veloci e variabili proprio perchè mettendo in atto quello che nella loro natura gli insegna a vivere e agendo di conseguenza. Alcune cose dovranno impararle dai loro simili, per esempio l’uso corretto della bocca, mentre altre le impareranno con la giusta educazione da parte della famiglia. Se scegliamo un cucciolo di allevamento chiediamo sempre come ha vissuto i primi due o tre mesi e che esperienze ha fatto (questo vale anche per i canili se si può sapere). Prepariamoci ad essere molto attenti ai suoi bisogni e ai suoi tempi di crescita e apprendimento in modo da non cadere nella fretta e nella rabbia solo perchè non ha ancora imparato a fare pipi fuori casa o morde qualche mobile.

L’adolescenza, un pò come nell’uomo, inizia quando iniziano ad esserci cambiamenti ormonali nel metabolismo, nei maschi si ha tendenzialmente con l’inizio delle marcature con la zampa alzata mentre nelle femmine con il primo calore. Il cane adolescente avrà comportamenti molto più amplificati ed emozioni più complesse, per esempio la paura può innescare diverse reazioni che non saranno più quelle del cucciolo che cerca protezione. Gli individui giovani andranno a testare la loro forza ed il loro status soprattutto con individui di età simile. Il gioco non sarà più solo gioco, ma saranno momenti di prova per capire il proprio posto nei ranghi e capire in futuro che individuo verrà fuori. Comportamenti spesso visti come “dispetti” hanno un vera e propria motivazione dovuta ad una sbagliata o mancata educazione e conoscenza da cuccioli. Il non tornare al richiamo per esempio è spesso dovuta al mancato lavoro fatto prima nel cucciolo con la libertà, per paura di perderlo, senza contare che un cane adolescente sarà più invogliato a scappare che un cucciolo. Se si prende un cane in questo periodo molto critico di crescita, bisogna informarsi sulle esperienze fatte (e soprattutto su quelle non fatte). Sarà  più lunga e complessa la conoscenza di un individuo adolescente proprio dovuto al fatto che sono individui che stanno subendo un complesso cambiamento a livello emotivo e sociale. Soprattutto se si hanno esigenze particolari,come per esempio la presenza di bambini in famiglia oppure orari molto rigidi, è bene informarsi su chi  il cane e le sue esperienze. Cani che magari non hanno imparato ad usare la bocca nel modo giusto da piccoli, l’andranno ad usare in modo più marcato e doloroso, questo comportamento può essere modificato, ma richiede tempo e metodi diversi che nei cuccioli. Per un cane adolescente non abituato a determinati stimoli può essere più difficile abituarsi ad essi, e non c’è più quella curiosità ed attaccamento tipico dei cuccioli. Inoltre è bene ricordarsi che tutto ciò che succedere durante l’adolescenza lascerà un segno indelebile nella vita di un cane adulto.

I cani adulti sono quei individui che hanno terminato la crescita fisica e potenzialmente la loro personalità è formata. Negli adulti man mano che si va avanti le esperienze modificheranno l’individuo andando a toccare o meno determinate caratteristiche. Tutti i cani possono cambiare atteggiamenti e personalità soprattutto nei primi anni di vita, poi man mano che si va avanti l’individuo sarà sempre più stabile nella sua identità.

Questo articolo non vuole essere una guida su come scegliere il cane e soprattutto non c’è una risposta su di che età è meglio prendere un cane. Bisogna però tener contro che un cucciolo ha bisogni diversi che un cane adulto, e soprattutto, cosa che spesso viene dimenticata i cani adolescenti non sono ne cuccioli ne adulti. A seconda del nostro tempo e della nostra tipologia di vita cerchiamo di capire qual’è il cane che fa meglio per noi anche in base all’età. L’età è importante perchè l’individuo fa più o meno esperienze nel corso della vita vissuta e soprattutto ad ogni età cambiano i bisogni e le risposte a determinate esperienze e stimoli.

Per saperne di più e non sbagliare nella scelta del cane informatevi sempre da un’ educatore cinofilo competente in modo da sapere chi vi state portando a casa senza poi dover rimediare ai danni dopo. 

la pet therapy

Gli Interventi assistiti con gli animali o più conosciuta come pet therapy

Si può riassumere usando sette parole fondamentali: relazione, empatia, collaborazione, professionalità, flessibilità, cura alternativa ed emozionalità.

In quanto le varie attività vanno a toccare diverse parti della relazione che viene a formarsi tra cane ed utente . Le varie attività si differenziano in base agli obbiettivi posti e alla tipologia di terapia che si è pianificata all’interno dell’equipe multidisciplinare.

Tendenzialmente si parte da attività di tipo referenziale o implicitativo in cui viene introdotta la conoscenza dell’animale senza che sia attivamente presente. Dopo una prima conoscenza si passa ad attività interattive guidate, gestionali e performative che sono più complesse in cui si troveranno attività specifiche a seconda dell’utenza e degli obbiettivi.

La pet therapy ha come obbiettivi generali:

    • sviluppare competenze attraverso la cura dell’animale;
    • accrescere la disponibilità relazionale e comunicativa;
    • stimolare la motivazione e la partecipazione.
    • Dare informazioni e strumenti per la giusta comunicazione e gestione del cane.

Gli interventi assistiti vengono suddivisi in tre categorie che variano a seconda degli obbiettivi che si danno:

-Educazione assistita con l’animale (EAA) in cui si va soprattutto a lavorare sulla conoscenza e informazione di quello che è il cane e i suoi bisogni, lavorando sulle diversità e la relazione tra diversi. Principalmente viene fatta nelle scuole, ma anche in centri ricreativi e altri centri informativi. L’equipe è composta dal coadiutore dell’animale, un responsabile di progetto ed il referente dell’utente.

-Terapie assistite con l’animale (TAA) in cui ci si pone obbiettivi per lo più terapeutici e specifici a determinate situazioni mediche per migliorare le condizioni dell’utenza in parallelo alle terapie classiche. Vengono fatti con una progettazione specifica e sotto richiesta del responsabile di progetto che appartiene allo staff medico. L’equipe è composta dal coadiutore dell’animale, responsabile di progetto (medico specialista o psicoterapeuta) ed il referente dell’utente.

-attività assistite con l’animale (AAA) in cui le attività hanno come obbiettivo lo svago, il divertimento ed il miglioramento del benessere generale dell’utente. L’equipe è formata dal coadiutore dell’animale e dal responsabile di attività.

Il programma deve essere visto, pianificato e discusso con il responsabile di progetto e il resto dell’equipe monitorando periodicamente l’andamento delle attività.

Il coadiutore dell’animale prende in carico l’animale durante le sedute ed è il responsabile della sua gestione monitorandone lo stato di salute e benessere. Prima dell’inizio delle attività avrà cura di contattare il veterinario in modo da monitorare la salute del cane da un punto di vista fisico e comportamentale.

Io come coadiutore del cane, avendo attestato idoneo secondo le linee guida e certificato dalla regione lombardia offro servizi nelle scuole, case di riposo e in generale programmi con Interventi assistiti con il cane. Per maggiori informazioni contattatemi.

 

 

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