Perchè il mio cane tira?

Ogni volta che esci il tuo cane ti trascina via al guinzaglio, sembra voler scegliere lui dove andare senza ascoltarti?

Vorresti fare una rilassante passeggiata col tuo amico a quattro zampe ma non appena agganci il guinzaglio lui si trasforma in un trattore privo di ogni controllo?

Tralasciando il problema “non mi va che faccia ciò che vuole”, un cane da tiro può essere anche pericoloso, per se stesso e per gli altri. Vediamo dunque come sistemare questo problema.

Fin da cuccioli i cani hanno bisogno di fare esperienze ed esplorare il mondo che li circonda, evitiamo di bloccarli appena si spostano da noi e mettono giù il naso, lasciamoli andare. Piuttosto che trascinarli via usiamo qualcosa, tipo dei bocconi, per richiamare la loro attenzione. Abituiamoli da subito al richiamo e alterniamo momenti di libertà a momenti di camminata al guinzaglio in modo che si abituino subito alle due alternative.

Alcuni punti importanti:

Primo Principio fondamentale della Tiro – Dinamica: Tira perché glielo abbiamo concesso. Di certo non volontariamente, ma non correggere il suo comportamento errato, fa sì che lui trovi sempre più giusto farlo, per la gioia delle nostre braccia!

Se il cane tira per tutto il tragitto, potrebbe essere che lo portiamo sempre in quel posto e quindi lui si aspetta di fare il solito giro e sentire i soliti odori. Anche i cani si annoiano e soprattutto tendono a diventare ripetitivi se non vengono stimolati. Per chi vive in città può essere difficile, ma cambiamo strada spesso e cerchiamo di arricchire le passeggiate con delle novità. Un po’ come cambiare strada per andare in ufficio.

Secondo principio della Tiro-Dinamica: se serve allo scopo, tiro.

Da adulti è fondamentale intrattenere pubbliche relazioni e controllare il mondo circostante.

E che sia giovane o anziano, se è a disagio, se ha dolore oppure paura, il tirare può essere una via per fuggire.

 

Proviamo a mettere al cane sia un collare fisso che una pettorina (meglio ad H) e vediamo cosa tollera di più. Sarebbe meglio che lui si abituasse ad entrambe, ma magari ha una preferenza.

Alcuni consigli pratici:

  • Appena il cane tira fermiamoci e ripartiamo appena lui si calma e ci mostra un minimo di attenzione. Non camminiamo finché lui non tira, e appena ricomincia ci blocchiamo. Possiamo anche cambiare direzione spesso in modo che lui non prenda sempre l’iniziativa.
  • Se tira verso qualcosa, fermiamoci, aspettiamo e cambiamo tragitto per arrivarci in modo che il cane ci metta più tempo e ci arrivi con calma insieme a noi.
  • Non tradiamo la fiducia del cane per noi portandolo in posti pericolosi o dove il cane si sente a disagio.
  • Evitiamo di far incontrare cani al guinzaglio perché vengono a mancare importanti comportamenti di comunicazione tra cani.
  • Ricordiamoci sempre che ogni volta che noi tiriamo il cane farà lo stesso.
  • Permettiamogli di esplorare: a nessuno piace far le cose di fretta o vedersi portar via di mano il telefono mentre si sta navigando. Il mondo è un social network, il naso del cucciolo è il suo cellulare. Lasciamolo annusare, fermarsi, esplorare. Sarà molto più soddisfatto!
  • Distrazioni: se dobbiamo allontanarlo da un punto, usiamo dei premi per distrarlo e farlo venire da noi. Se lo trasciniamo, farà lo stesso con noi.
  • Passeggiamo con lui:non ignoriamolo, ma creiamo novità. Nuovi percorsi, nuove attività mentre siamo fuori. Combattiamo la noia!
  • Insegniamogli il richiamo:utile per permettere corse in libertà alternate a passeggiate al guinzaglio.
  • Non tradiamo la sua fiducia: evitiamo luoghi dove possa sentirsi a disagio e collari che facciano male.

 

Ed infine, ricordiamoci sempre che nessuno meglio di un maestro può aiutarci a comprendere ad educare il nostro amico.

Quindi, senza timore, mano al telefono e chiamiamo un educatore qualificato: con pochi esercizi saprà rendere speciali le nostre passeggiate!

Questo articolo è stato scritto in collaborazione con l’associazione rescuebau. per informazioni www.rescuebau.it

io e angie al guinzaglio 2 io e angie al guinzaglio

Posted on: 3 Marzo 2017, by : Marta Treves
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