cani grossi

Il guinzaglio: strumento di tortura o di piacere?

Lavorando come educatrice cinofila, facendo la dog sitter e pensione per cani mi capita di lavorare con molti tipi di cane diversi tra loro per razza, individuo ed esperienze. La cosa che quasi sempre stupisce i proprietari è che con me il loro cane non tira al guinzaglio. L’altra cosa di cui molte persone si stupiscono è che spesso cammino con 3 o 4 cani al guinzaglio senza problemi. Un cane che tira può essere anche pericoloso, per se stesso e per gli altri per questo cerco di far in modo di evitare che accada. Non avendo doti magiche, per far in modo che la passeggiata sia un momento piacevole per tutti seguo alcune semplici regole, vediamole insieme!

Fin da cuccioli i cani hanno bisogno di fare esperienze ed esplorare il mondo che li circonda, Evitiamo di bloccarli appena si spostano da noi e mettono giù il naso, lasciamoli andare a curiosare. Più noi tiriamo più loro tireranno e si andrà ad incentivare il gioco del tiro alla fune dove chi tira di più vince. Cerchiamo di stare col nostro cane il più possibile evitando di guardare sempre il cellulare. Se mentre noi scriviamo messaggini, guardiamo facebook il nostro cucciolo ci tirerà dove vuole una volta diventato adulto lo farà ancora, ma peserà il doppio e tirerà più forte.

Durante la passeggiata interessiamoci a loro andando a fargli conoscere nuovi posti e rendendoci partecipi di cosa fanno. Ogni tanto richiamiamo la loro attenzione chiedendogli piccole cose da fare (tipo cercare cibo, un semplice esercizio o proponendo un gioco) in modo da essere attivi e non solo dei pesi all’altro capo del guinzaglio. Fermiamoci a fare piccole pause anche solo per riposarci e permettere loro di capire dove sono e cosa fare. Piuttosto che trascinarli via richiamiamo la loro attenzione e usiamo qualcosa, tipo dei bocconi.

Abituiamoli da subito al richiamo e alterniamo momenti di libertà (in zone chiuse e idonee per i cani) a momenti di camminata al guinzaglio in modo che si abituino subito alle due alternative. La passeggiata deve essere fatta di momenti dove siamo noi a decidere la strada e il tempo e momenti in cui è il cane a scegliere dove andare e quanto annusare. Ovviamente chi è alla guida deve farlo in sicurezza senza andare incontro a pericoli. Se dobbiamo fare commissioni e quindi siamo noi a decidere dove andare diamo dei chiari segni al cane che ci deve seguire senza storie. Quando abbiamo finito i nostri giri premiamolo con un momento dedicato a loro dove possono decidere dove andare e cosa fare.

Abituiamoli da subito al richiamo e alterniamo momenti di libertà (in zone chiuse e idonee per i cani) a momenti di camminata al guinzaglio in modo che si abituino subito alle due alternative. La passeggiata deve essere fatta di momenti dove siamo noi a decidere la strada e il tempo e momenti in cui è il cane a scegliere dove andare e quanto annusare. Ovviamente chi è alla guida deve farlo in sicurezza senza andare incontro a pericoli. Se dobbiamo fare commissioni e quindi siamo noi a decidere dove andare diamo dei chiari segni al cane che ci deve seguire senza storie. Quando abbiamo finito i nostri giri premiamolo con un momento dedicato a loro dove possono decidere dove andare e cosa fare.

Se il cane tira per tutto il tragitto, potrebbe essere che lo portiamo sempre nello stesso posto e quindi lui si aspetta di fare il solito giro e sentire i soliti odori. Anche i cani si annoiano e soprattutto tendono a diventare ripetitivi se non vengono stimolati andando ad anticipare sempre di più le nostre mosse. Cammino più in fretta per arrivare là e poi tornare a casa. Cerchiamo di creare nuovi percorsi, magari anche semplicemente lato della strada o piccole deviazioni in modo da evitare che il cane ci preceda, e creare un’aspettativa aumentando l’attenzione su di noi. Se il cane tira verso gli altri cani e verso altri stimoli (persone, bici, macchine) è semplicemente perchè non sa come comportarsi in quel momento. Cerchiamo di dargli tempo, fiducia e sicurezza in modo che non si sentano soli ad affrontare il mondo. Quando il cane tira e si agita stiamo fermi in modo che lui non abbia la possibilità di fare quello che vuole e veda che non riceve nulla in cambio. Appena smette e ci dà attenzione allora lo andiamo a premiare con la voce e all’inizio anche con dei premi. Alcuni cani hanno bisogno di più tempo per sentirsi sicuri e di una maggiore distanza dallo stimolo che lo spaventa. Se un cane è reattivo alle macchine inizierò a portarlo fuori dove c’è poco traffico per poi andare a lavorare, insieme ad un educatore e vedere fin dove lui possa avvicinarsi. Piano piano mi avvicinerò allo stimolo appena vedrò che il cane mette in atto i comportamenti giusti senza andare in stress.

Se lui tira per andare sempre dritto e veloce facciamo delle deviazioni, dei percorsi anche intorno a oggetti che troviamo come macchine, alberi, pali in modo che lui si senta obbligato a dare attenzione a dove stiamo andando.

La passeggiata al guinzaglio deve essere un momento piacevole di condivisione tra noi e il nostro cane. Ovviamente si possono fare passeggiate anche con gruppi di persone e altri cani. Ma una regole è quella di evitare l’incontro tra cani soprattutto se diventano insistenti. I cani hanno una comunicazione con tempi e distanze maggiori delle nostre infatti un cane sa già chi ha davanti a un centinaio di metri (maschio, femmina, adulto etc). Il guinzaglio accorcia troppo i tempi e le distanze per permettere una giusta comunicazione. Per i cuccioli poi se vengono fatti incontrare solo al guinzaglio poi per il resto della vita ad ogni cane che vedono vi tirerà verso di lui tirando sempre di più. Se incontriamo un amico oppure vogliamo comunque farli conoscere facciamo una cosa veloce e rispettando i loro tempi evitando giri ed aggrovigliamenti di guinzagli.

Il guinzaglio è uno strumento che va conosciuto e fatto conoscere al cane fin da subito. Spesso mi viene chiesto qual’è meglio (lasciando perdere quello a strozzo ovviamente) e se meglio collare o pettorina. Ma la risposta bisogna vederla facendo provare il cane e vedere con quale o la miglior risposta. Infatti tutti gli strumenti fanno male se usati male e bene se usati nel modo giusto. Qua faccio una parentesi sul flexi, per me strumento sbagliato e pericoloso. Infatti il flexy nasce per essere tirato e incentiva ancora di più il cane a tirare. Se cade non si ferma e il pezzo di plastica può essere pericoloso andando a far male a qualcuno o al cane spaventandolo. Se vogliamo permettere al cane di avere più spazio (magari in campagna) usiamo delle lunghine meno pericolose e più simili al guinzaglio classico.

Ed infine, ricordiamoci sempre che nessuno meglio di un maestro può aiutarci a comprendere ad educare il nostro amico.

Quindi, senza timore, mano al telefono e chiamiamo un educatore qualificato: con pochi esercizi saprà rendere speciali le nostre passeggiate!

 

Cani grossi e piccoli: possibile convivenza?

Mi viene spesso chiesto consiglio per far convivere un cane di grossa taglia con uno piccolo. Che sia per un breve periodo o una scelta dovuta ad un cambiamento di vita è bene sapere alcune cose. Anticipo che non c’è una risposta giusta perchè ogni situazione è diversa in base agli individui, canini e umani e alla situazione. ma è comunque giusto anticipare alcune nozioni di base e sapere di dover prendere determinate precauzioni.

Il rischio principale è dovuto alla grossa differenza di peso e quindi forza dei due individui che anche giocando possono correre dei rischi. Un cane di 25 kg può ferire anche gravemente un cagnolino di 5 kg semplicemente andandogli addosso un pò come se noi giochiamo con un bimbo piccolo. Quindi è giusto capire se il cane più grande è in grado di controllare la propria forza e se ha il controllo del proprio corpo per gestire l’altro. Il nanetto dovrà invece essere in grado di sapere gestire il compagno senza averne paura. Il gioco e la socievolezza con varie tipologie di cani la si impara con l’esperienza, che può essere fatta in aree cani, passeggiate o asili durante la crescita del cane. Un aspetto importante quando cresciamo un cane nella nostra società in  cui possiamo incrociare diverse razze e taglie in giro, dal maremmano al piccolo maltese.

Un aspetto molto importante è poi la predazione, quanto istinto predatorio ha il cane? se il piccolo jack russell viene scambiato per una lepre ogni volta che si muove non avrà vita facile. Un pò come la prova coi gatti è giusto sapere quindi se il nostro cane ha un istinto marcato e se lo controlla o meno.

Ultima, ma fondamentale informazione è la capacità sociale dei due cani. Se sono ben socializzati e hanno una giusta comunicazione tra simili sarà più facile. Un chihuahua che è sempre stato in casa o in braccio non riuscirà a comunicare bene con il nuovo arrivato creando tensioni e problemi.

Vediamo ora un elenco delle precauzioni da prendere:

Se possibile iniziamo a far conoscere i due cani in zone neutre facendo passeggiate in modo che si conoscano per gradi. Se sono tranquilli possiamo farli incontrare con delle lunghine o a rete e poi liberi. Se possibile possiamo mettere come precauzione iniziale la museruola (basker) al cane grosso in modo che non possa ferire gravemente l’altro. Se saputa portare la museruola non è una tortura, ma per il cane solo uno strumento che tutela lui e noi. Evitiamo giochi e situazioni di stress per non creare motivazioni di liti.

In casa mettiamo dei cancelletti in modo da tenere i cani separati inizialmente e vedere come reagiscono in sicurezza alla vista dell’altro. Il cancelletto è utile quando il cane di piccola taglia ha bisogno di staccare e stare in sicurezza oltre che servire quando sono soli. Infatti non lasciare i cani soli insieme se non abbiamo la sicurezza totale che si tollerino e rispettino.

Dobbiamo essere consapevoli che non sempre la situazione può evolvere al meglio, e può capitare che i due cani non possano convivere liberamente insieme. Questo perchè può sorgere qualche aspetto che non li fa entrare in sintonia. Può essere che siano dello stesso sesso, è difficile per esempio che un pit bull conviva serenamente la presenza di un maschio anche se di taglia piccola in casa. Oppure uno dei due cani abbia una forte motivazione territoriale che non accetta l’altro in casa (magari fuori si). In questo caso se non abbiamo alternative dobbiamo essere pronti a tenere i due cani separati tutelando entrambi.

Diffidate di chi dice che col tempo si abituano, chi sostiene che alcune razze amano i cani di taglia piccola e viceversa. Andare d’accordo con un altro cane non è facile come per noi non è facile andare d’accordo con tutti soprattutto se sono molto diversi a livello fisico e caratteriale. Chiedete sempre consiglio a chi è esperto cercando di fare il percorso più idoneo per voi e il cane. 

Visit Us On Facebook

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie e cliccando su "Accetta" permetti al loro utilizzo.

Chiudi