dominanza
Dominanza, capobranco…ma di chi?
Spesso mi viene detto: “il mio cane è dominante” oppure “il mio cane non mi vede come capobranco” oppure mi viene chiesto come fare si che il cane ubbidisca e basta. Ma ragioniamo un attimo sul significato delle parole:
Una definizione base di dominanza è “modello di comportamento secondo il quale gli individui stabiliscono le gerarchie di gruppo”. Quindi è un tipo di gerarchia e relazione in un gruppo di individui di un gruppo famigliare della stessa specie. Essendo il cane e l’uomo appartenenti a due specie bene diverse e definite non ha senso parlare di dominanza in quanto non porta nessun beneficio. i nostri cani non vivono la loro vita cercando di prendere decisioni e conquistare il letto o il divano. Non ha quindi senso cercare di obbligarli a regole come mangiare dopo di noi, entrare in una camera solo con il nostro permesso o altro rischiamo solo di aumentare la loro frustrazione.
Un altro punto è che è stato dimostrato con studi scientifici che cani e lupi hanno modi molto diversi di gestione del branco e delle relazioni tra individui. I lupi (parlando di quelli selvatici) sono formati da individui strettamente imparentati tra loro in cui i più anziani, e quindi più competenti, guidano i giovani creando vere e proprie gerarchie famigliari. I membri più in alto sono quelli che danno sicurezza, protezione e prendono decisioni importanti e sono quelli che fanno meno per essere ascoltati di più. Nei gruppi di cani ferali o randagi invece non ci sono gruppi stabili e in base alle risorse disponibili gli individui si uniscono o dividono dal gruppo. I nostri cani quindi creano dei legami con altri individui che possono essere più o meno duraturi del tempo e variabili. Non ha quindi senso parlare di dominanza tra individui che si conoscono dieci minuti al parco piuttosto si parla di capacità di comunicazione e tolleranza alla presenza di altri individui.
I nostri cani quindi hanno bisogno di rispetto, di una guida che li faccia vivere al meglio nel mondo e che li porti a potersi esprimere per quello che sono. Dobbiamo essere i loro compagni di vita, diventare i loro amici e non reprimerli come se dovessero ubbidire a delle regole senza senso. Chi tende a usare molto il controllo, voler essere padrone è perché non riesce a stare in modo sereno con gli altri e quindi nemmeno con un cane.